giovedì 12 settembre 2013

Malasanità





Da un po' di giorni mio marito è molto nervoso.



Dopo due attacchi ischemici in tre mesi, che hanno lasciato il segno, gli riesce sempre più difficile lavorare, come prima.



Per giunta questa mattina gli si è gonfiato il piede che da tre giorni trascina, costringendolo all'immobilità.



Ho cercato in tutti i modi di convincerlo a fare una pausa, ma per lui le ferie sono una perdita di tempo.



"Cos'altro si deve inventare il Padreterno per farti fermare?" gli ho detto a brutto muso.



Poi ho pensato che il medico di base, che lo conosce, avrebbe potuto aiutarmi.



Così gli ho telefonato, informandolo della situazione e del fatto che la pressione, nonostante le medicine era molto alta.



Gli ho detto che temevo il ripetersi di un altro attacco ischemico e se poteva prescrivergli qualche calmante.



Mi ha risposto, dopo essersi informato di che si occupava( ha una piccola azienda che naviga in cattive acque), mi ha risposto che non c'erano per lui medicine.



L'unica efficace è risolvere i suoi problemi finanziari.






PS. Quando si ruppe la tibia due anni fa, al pronto soccorso diagnosticarono una contusione all'alluce, guaribile in 5 giorni. L'alluce non aveva infatti subito fratture come evidenziava la radiografia.



Ma 5 giorni dopo mio marito dovette urgentemente ricoverarsi per sospetta cancrena alla gamba.



Fu con la radiografia al posto giusto(bastava sollevare la pedana del pantalone per accorgersi dove aveva battuto), che si accorsero che doveva prima far rientrare l'infezione, poi ingessarsi per tre mesi.






Che dite lo scrivo il libro vaff... consigliato dallo psicologo?

1 commento:

rosella ha detto...

Scrivilo Antonietta, io lo leggerei subito e ripeterei con te vaff...
Mi chiedo se si trattasse di un suo famigliare e non riuscisse a risolvere i problemi finanziari cosa farebbe, lo abbandonerebbe a se stesso.....Certe volte sembra proprio di parlare lingue diverse.....siccome non possiamo sempre mandare a vaff...tutti quelli che se lo meriterebbero, almeno nel libro potresti farlo liberamente, dando sfogo
a quella rabbia provata ogni volta che hai desiderato dirlo.
Buonanotte!
Vi stringo in un grande abbraccio.